Laboratorio di fotografia

STPIT– SRTR Intensiva

Durata del progetto: 6 mesi

Tempo: 1 ora dalle 11.00 alle 12.00  presso la sala polivalente

La fotografia è il linguaggio che rende visibile l'idea

Il laboratorio di fotografia offre ai suoi partecipanti la possibilità di cimentarsi con la fotografia, che nel tempo ha acquisito la connotazione di arte più che di semplice hobby e quindi mezzo per l'espressione del Sé.

Il laboratorio fotografico nasce con l'esigenza di far emergere, con tecniche molto semplici e sempre nel rispetto della sensibilità personale e dei loro tempi, tutto ciò che i pazienti hanno dentro, per piacere, per ricordare, per cambiare, per far accadere, per non permettere al loro stato di patologia di imbrigliare i pensieri, le parole e la fantasia.

La fotografia, che stimola la fantasia, provoca sentimenti e rievoca memorie, è proposta qui come mediatrice della relazione fra i membri di un gruppo.

Con essa è possibile comunicare qualcosa di sé e migliorare la propria capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni, per questo fotografia e riabilitazione possono essere viste lungo un continuum. I contenuti del laboratorio spaziano dalla spiegazione degli strumenti e delle tecniche.

Gli obiettivi principali: sono quelli di far sviluppare le conoscenze basilari sulla fotografia, incrementare le capacità pratiche rispetto all'uso della fotografia mediante il proprio cellulare, migliorare le abilità socio-relazionali e comunicative, rafforzare autonomia, assertività e auto-efficacia.

I benefici generali di questo laboratorio sono il senso di rilassamento, l'aumento dell'autostima, grazie al feedback positivo dovuto al piacere di creare una foto, la condivisione con gli altri membri del gruppo e lo scioglimento delle ansie e delle preoccupazioni grazie all'immediato senso di soddisfazione personale.

Gli ospiti inviano una foto all’indirizzo mail riabilitazionesamadi@gmail.com sul tema concordato la volta precedente, entro la domenica, poi il lunedì mattina si svolge il laboratorio e si condividono  immagini e pensieri. 

Catia Galdelli