Gruppi di psicoanalisi multifamiliare

I Gruppi di Psicoanalisi Multifamiliare (GPMF) sono composti dagli ospiti della struttura, i loro familiari (o persone per loro assai significative) e l’equipe dei curanti  e sono organizzati nell’ambito del lavoro della Struttura Residenziale Psichiatrica Samadi.

I GPMF sono  coerenti con l’impostazione di fondo della SRP Samadi, a forte vocazione comunitaria e psicoterapeutica e in linea con gli obiettivi dei progetti terapeutici individuali concordati con i DSM d’appartenenza.

La cadenza degli incontri è settimanale e ogni incontro dura 90’.

Chiunque abbia avuto a che fare con il lavoro di comunità conosce le potenzialità di cura e la necessità di coinvolgere fin dall’inizio i genitori e gli altri familiari significativi dei pazienti. Questo coinvolgimento ha lo scopo di contribuire allo svolgimento del processo di separazione/individuazione che, evidentemente, non riesce autonomamente a compiersi ma che deve necessariamente rimettersi in moto per il raggiungimento degli obiettivi del trattamento.

4eSecondo Garcia Badaracco (Badaracco, 2004) alla base dell’alienazione sembra esserci la volontà di mantenere a ogni costo una costruzione mentale originatasi per neutralizzare una sofferenza psichica intensa, nell’ambito di un rapporto di interdipendenza patologica e patogena primitiva che è fortemente traumatizzante.

Questa costruzione, che ha permesso di sopravvivere ma impedisce di vivere, non potrà essere smantellata finché non saranno garantite condizioni di sicurezza tali da permettere una decostruzione di queste strutture patologiche.

Questi processi trovano nella situazione multifamiliare un luogo elettivo dove poter essere affrontati. Il gruppo di psicoanalisi multifamiliare è così una nuova tecnica, più adatta al contesto a cui è rivolta, per la sua capacità di mostrare “in azione” il vincolo costrittivo della patologia mentale, con importantissime ricadute epistemologiche.

La potenzialità terapeutica del gruppo riguarda anche il gruppo dei “curanti”, che nell’assimilazione degli accordi del GPMF (parlare uno per volta, attendere il proprio turno per parlare, ascoltare gli altri, prenotarsi per prendere la parola, privilegiare il racconto dei propri vissuti nell’ascolto dell’altro e della sua esperienza, evitare i battibecchi, etc.) e nella partecipazione attiva al gruppo, vivono un’esperienza trasformativa a livello individuale e modellante rispetto al funzionamento in equipe e all’adesione allo schema riabilitativo della Recovery.

Indicatori

Interventi non stereotipati, cambiamenti nelle modalità d’espressione individuali e nello stile comunicativo familiare, miglioramento complessivo della condizione psicopatologica dei partecipanti, modificazione delle dinamiche familiari.

Riduzione o cessazione delle crisi familiari.

Eleggibilità del paziente e dei familiari, superamento di eventuali limitazioni alla partecipazione degli stessi o dell’equipe curante.

Partecipazione al gruppo consentita a tutti i familiari e possibilità d’intervenire garantita ad ogni partecipante.

Libertà nel prendere la parola in gruppo, libertà nel gestire le relazioni familiari.

Coinvolgimento dei familiari e loro presenza, frequenza degli interventi dei diversi partecipanti, partecipazione attiva degli operatori.

Abitualmente partecipano al GPMF tutti gli ospiti della Struttura , i familiari o congiunti , lo psichiatra, i 2 psicologi, l’assistente sociale e 2 terapiste della riabilitazione psichiatrica, facenti parte dell’equipe curante.

Alla luce della recente letteratura scientifica che tratta l’intervento riabilitativo secondo il modello della Recovery, dei dati relativi al trattamento comunitario e delle pubblicazioni psicoanalitiche, il GPMF è considerato un intervento efficace.

Quindi, oltre ad entrare a pieno titolo nel trattamento integrato degli ospiti della SRP, potendo modificare modelli operativi interni e aumentando la consapevolezza di Sé, il GPMF interviene laddove spesso gli altri tipi d’intervento falliscono, ovvero nel  cambiamento delle dinamiche familiari, spesso centrali nello sviluppo e nel mantenimento di alcuni disturbi psichici.

I GPMF sono stati inoltre utili al modellamento dell’equipe curante, aumentandone la coesione e la condivisione degli obiettivi, oltre che d’aiuto nella “manutenzione” del proprio equilibrio psichico.

Il gruppo di operatori è impegnato nel pomeriggio settimanale dedicato al GPMF dalle 14 nella:

  • fase di preparazione,
  • gruppo multifamiliare durata 90 minuti
  • discussione dell’equipe.
Si ringrazia la prof. Francesca Viola Borgogno, il dott. Andrea Narracci  ed il dott. Pier Luca Zuppi per la collaborazione  e lo stimolo continuo nell’ideazione e nell’organizzazione dei GPMF nella SRP Samadi.